DOMANDE FREQUENTI
COME SI TRATTANO I TRIGGER POINTS?
La terapia per i trigger point è caratterizzata da varie tecniche specifiche che hanno come obiettivo la disattivazione del Trigger Point, è possibile trattarli con tecniche manuali che vanno dalla pressione mantenuta al rilascio posizionale, con dry needling (utilizzo di sottili aghi per disattivare il trigger point), tecniche di release miofasciale.


COME NASCE TRIGGER POINT ITALIA
Trigger Point Italia® nasce da un esperienza clinica pluridecennale e dalla passione per il trattamento e la cura del dolore miofasciale dei nostri pazienti.
Affascinati dalla complessità ed dall’intelligenza del corpo umano, abbiamo studiato con i migliori al mondo le tecniche con maggior evidenza scientifica e sviluppato un approccio funzionale al dolore miofasciale, la cui efficacia è stata testata su centinaia di pazienti.
Abbiamo maturato, nel corso degli anni, la convinzione di poter dare un apporto significativo alla formazione di professionisti che come noi, vogliono aiutare i loro pazienti a stare meglio è nato così un percorso di formazione dedicato al trattamento dei trigger points e alla sindrome da dolore miofasicale.


COSA SONO I TRIGGER POINTS ?
I trigger points sono dei punti (noduli) dolorosi che si creano all'interno di una banda muscolare tesa di uno specifico muscolo.
Il termine "Trigger" significa grilletto, avere un trigger point attivo può essere difatti paragonato ad un grilletto di un fucile che se premuto spara lontano. Così per il nostro corpo, un trigger point se premuto con un dito può dare dolore non solo in quel punto, ma può creare una propagazione del sintomo lungo decorsi specifici definiti dalle mappe dei trigger point.
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PERCHE' SI FORMANO I TRIGER POINTS?
Sappiamo che i Trigger point si creano in seguito a stress del tessuto muscolare in seguito a traumi diretti come ad esempio una contusione a seguito ad una caduta, o dopo un movimento brusco e rapido, ma si possono generare anche a causa di movimenti ripetitivi o mantenuti per periodi prolungati come le posture scorrette, che rappresentano degli input negativi per il nostro sistema..


E' IMPORTANTE RICONOSCERE I TRIGGER POINTS?
Riconoscere un trigger point è importante perchè ci indirizza meglio verso il trattamento del dolore, spesso dei trigger point che irradiano al braccio o alla gamba possono evocare sintomi simili a quelli di un ernia cervicale o lombare.Dei trigger points di alcuni muscoli della testa possono generare mal di denti o addirittura ovattamento e acufeni alle orecchie. Questo è solo un piccolo esempio dei dolori che similano i trigger points. Risulta fondamentale riconoscerli sia per la diagnosi di numerose patologie che per il trattamento.


COS’È LA SINDROME DA DOLORE MIOFASCIALE?
La sindrome da dolore miofasciale è definita come un’alterazione funzionale reversibile del sistema locomotore la cui origine si trova su uno o più trigger point: questi causano dolore locale riferito, sia acuto sia cronico. Il dolore riferito può essere simile ad altre sindromi dolorose e per questo è necessaria un’attenta diagnosi differenziale.
Il trattamento della sindrome da dolore miofasciale richiede la disattivazione del Trigger Point e la correzione dei fattori di perpetuazione; in questo modo si ridurrà il rischio di una loro possibile riattivazone.
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POSSO TRATTARE I MIEI TRIGGER POINTS DA SOLO?
Si, è possibile trattare molti trigger point da soli mediante tecniche di autotrattamento, anche se è preferibile rivolgersi ad un terapista specializzato che potrà guidarvi nella scelta della tecnica più idonea. Esistono in commercio, strumenti come ad esempio il roll foam. Si tratta di un rullo cilindrico rigido (a densità graduata) che consente di portare in modo semplice e rapido ad una riduzione del dolore. Si posiziona il rullo al di sotto della zona da trattare, scaricando sul rullo il peso corporeo, si farà quindi scorrere il rullo finchè il dolore non si sarà ridotto.
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COME SI FA LA DIAGNOSI?
Per effettuare una buona diagnosi di sindrome da dolore miofasciale è importante considerare i meccanismi specifici responsabili della formazione dei trigger point.
Un errore comune è quello di basarsi solamente sul dolore riferito per identificare il muscolo responsabile della disfunzione.
Elementi indispensabili sono ricavati al momento dell’anamnesi del paziente, ponendo domande specifiche che permettano di ottenere tutte le informazioni sui possibilimeccanismi che hanno creato e che contribuiscono al mantenimento della disfunzione.
Sarà necessario indagare:
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Traumi pregressi
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Se il trauma è stato di tipo diretto, conoscere la direzione della forza esterna
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La posizione del corpo durante il trauma
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Il movimento specifico del corpo dopo l’applicazione dopo il trauma
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Postura specifica che il paziente assume abitualmente
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Presenza di cicatrici
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Se effettua movimenti ripetitivi, conoscere la loro direzione
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Meccanismo compensatorio delle pelvi e della colonna in caso di asimettrie
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Caratteristiche posizionali e funzionali dei piedi in caso di male appoggio plantare