ANATOMIA
Fossa temporale e fascia temporale
Inserzione: processo coronoideo e ramo anteriore della mandibola
TEMPORALE
AZIONE
Contribuisce ad innalzare la mandibola verso i mascellari, Il fascio posteriore effettua retrusione
INNERVAZIONE
Trigemino V, ramo mandibolare
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TRIGGER POINT
chiedere al pz di stringere i denti per individuare il muscolo, successivamente aprire parzialmente la bocca per ottenere l'allungamento necessario ad una buona palpazione delle bendellette usando una palpazione piana
DOLORE RIFERITO
Area del temporale, porzione sovraorbitaria, ATM, incisivi e molari superiori
FATTORI DI PERPETUAZIONE
bruxismo, serrage, masticare chewing-gum
VALUTAZIONE
Valutare la normale apertura della mandibola usando il test delle 3 nocche.
Apertura è minore di 3 nocche indica tensione del massetere e temporale.
STRETCHING
Portare il capo in estensione e portare mandibola in apertura
ALTRI MUSCOLI DA VALUTARE
Spesso è secondario ad un triggerpoint dello SCOM Temporale ma valutare anche pterioideo esterno, lingua, Muscolatura ioidea, trapezio superiore, lunghissimo del collo
AUTO TRATTAMENTO
con una presa Piana a palmo aperto frizionare il muscolo in direzione delle fibre e successivamente trasversalmente alle fibre.
Con dita lunghe verso l'alto in direzione delle fibre affondare nel muscolo fissandolo, infine aprire la bocca. (Ripetere 3-5 volte)
Effettuare un massaggio con la nocca lungo il decorso del ventre muscolare in direzione delle fibre e trasversalmente alle stesse.
TRATTAMENTO MANUALE
Liberazione con pressione: Con una presa piana o presa a “pinza”. Si stira il muscolo fino il limite di dolore. Applicare una pressione digitale sul TP fino la sensazione spiacevole del paziente (non dolore) e si mantiene la pressione fino la diminuzione della sensazione.
Compressione (Fryer e Hodson 2005): Applicare una pressione digitale sul TP con le dita o presa a “pinza”fino alla sensazione spiacevole del paziente 7/10, rilassare la presa fino ad ottenere un dolore pari a 3/10, in questo punto mantenere la pressione fino alla diminuzione o scomparsa del dolore, ripetere la tecnica cercando un nuovo punto fino a riduzione completa della sintomatologia.
Liberazione posizionale (Meyers; Chaitow 2003): Comprimere il TP fino a produrre un dolore 7-8/10 mantenere la pressione. Mobilizzare passivamente la struttura o l'articolazione implicata nell'azione del muscolo in esame ( solitamente nella direzione di accorciamento) fino a raggiungere una posizione che diminuisca il dolore fino ad un valore di almeno 3/10. Mantenere la posizione per 90 sec. Tornare lentamente nella posizione neutra e rivalutare.
Tecnica di inibizione muscolare integrata (Chaitow 1994): Comprimere il TP fino a produrre un dolore 7-8/10 mantenere la pressione. Mobilizzare passivamente la struttura o l'articolazione implicata nell'azione del muscolo in esame ( solitamente nella direzione di accorciamento) fino a raggiungere una posizione che diminuisca il dolore fino ad un valore di almeno 3/10. Mantenre la posizione per 20-30 sec. Poi effettuare un Contract-Relax-Reversal Contract che consiste in una contrazione isometrica di 6 secondi al 50% della forza massima effettuare poi un allungamento passivo di 20-30 sec. poi favorire un allungamento facilitato dall'azione della muscolatura antagonista
Jones: Una volta individuato il TP, realizzare una pressione fino la sensazione algica. Dopo di chè,
portare il muscolo in allungamento e accorciamento finchè non sparisce il dolore (senza diminuire la pressione)
Lewitt: Contrazione isometrica (10”) 10-20% della forza muscolare in apnea + contrazione (inspirazione) +Rilassamento (espirazione)
Mitchell: streching – contrazzione 5-7” –Rilascio e stretching.
Inibizione reciproca: contrazioni della muscolatura antagonistica
STRETCH AND SPRAY
Posizionare in allungamento il muscolo portando il capo in estensione, la mandibola in apertura e deviazione mediale, passare lo spray dal basso verso l'alto sul muscolo seguendo le zone di dolore riferito dal paziente, terapista proteggere con la mano libera gli occhi del paziente
NOTE
Spesso il paziente confonde il dolore mascellare con la sinusite